Nel sito

Lo psicoterapeuta e il viaggio della vita


 

Grazie per esserti collegato al mio sito!

Mi presento, sono Rossella Chiusolo, una Psicologa clinica e Psicoterapeuta che crede moltissimo nel potere curativo delle relazioni buone, quelle relazioni nutrienti che ti scaldano il cuore e ti fanno sentire che la vita è stupenda e vale la pena di essere vissuta nonostante possano esserci delle difficoltà.

Sono appassionata di relazioni, relazioni affettive. Credo che mai come oggi sia di fondamentale importanza uscire dalla sicurezza del proprio guscio per incontrare l’altro ed avere l’opportunità di scoprire realmente se stessi. Ogni persona che incontro durante la mia professione e nella vita è un viaggio attraverso il mondo e per me un modo di vivere mille vite aiutando l’altro a rialzarsi lì dove è inciampato o a trovare la via lì dove si è perso.

Ringrazio tutte le persone che ho avuto il piacere di incontrare e che per me sono stati preziosi insegnanti con la storia della loro vita, e ringrazio coloro che avranno voglia di condividere un tratto del loro viaggio chiamato vita con me.

Su questo sito troverai articoli, recensioni di libri che mi hanno colpito e promozioni di attività che svolgo da sola o in collaborazione con altre figure professionali. Se alcuni articoli ti suscitano delle emozioni, delle idee o anche delle critiche mi farebbe molto piacere “ascoltarle”, ti invito a scrivermi nella mia posta, risponderò quanto prima.

Oltre ad essere il sito un modo per pubblicizzare il mio studio privato, vuole essere uno spunto di riflessione e vuole dare, a mio modo, una piccola carica energetica nutriente per l’anima di chi mi legge.

Grazie di cuore.

 

“Lettera-mente”:quando letteratura e psicologia si incontrano

Sta per partire “Lettera-mente”: un ciclo di incontri nato dall’idea di Rossella
Chiusolo e Antonella D’Annibale, ex compagne di liceo che hanno deciso di unire
le loro professionalità per creare momenti di riflessione e confronto aperti a
tutti. L’iniziativa nasce anche ispirandosi al lavoro svolto dal centro studi di
psicologia e letteratura, fondato il 30 ottobre 1992 da Aldo Carotenuto e da un
gruppo di psicologi, psicoterapeuti, medici e cultori di psicologia e
letteratura per promuovere iniziative culturali volte a individuare i nessi tra
psicologia, psicoterapia e mondo della creazione artistica.

Le storie di
personaggi di romanzi e racconti della letteratura e la lettura di componimenti
poetici da parte di Antonella D’Annibale, laureata alla Sapienza in
“Letteratura. Studi italiani ed europei”, forniranno lo spunto per affrontare
tematiche psicologiche relative al tema delle relazioni affettive da parte di
Rossella Chiusolo, laureata alla Sapienza in “Psicologia clinica” e
specializzanda in “Psicoterapia”.

Dall’incomunicabilità nella coppia,
all’amore tormentato, alla dipendenza affettiva, dal “Liber” catulliano a “Casa
di bambola” di Ibsen, dalla paura dell’abbandono all’amore tragico, fino
all’attualissimo tema dello stalking, da “Suo marito” di Pirandello a “La lupa”
di Verga, cinque saranno gli appuntamenti di “Lettera-mente”, a partire da
martedì 15 maggio, dalle ore 18.00, presso la sala conferenze del comitato di
quartiere Aprilia Nord (via Veneto, 2). Gli altri appuntamenti si terranno il 29
maggio, 6 e 19 giugno e il 3 luglio.

Per
partecipare agli incontri è richiesta
la prenotazione ad uno dei seguenti indirizzi e-mail:
r.chiusolo@gmail.it oppure antonella_dannibale@virgilio.it, ai quali rivolgersi
anche per ricevere informazioni più dettagliate.
Si ringraziano fin da subito coloro che
prenderanno parte a questa iniziativa.

Luogo: Sala Conferenze (Comitato Aprilia Nord) via Veneto, 2 – Aprilia

Orario 18.00-20.00

Calendario incontri

15 maggio : “L’incomunicabilità nella coppia

29 maggio: “La dipendenza affettiva

6 giugno: “Il tradimento

19 giugno: “La paura dell’abbandono

3 luglio: “Lo stalking

Puoi scegliere di partecipare anche ad un solo incontro.

 

 

Perchè fare prevenzione psicologica?

Al via la V° edizione del MIP, Maggio di Informazione Psicologica, campagna di prevenzione psicologica a carattere nazionale organizzata da Psycommunity, la web community degli psicologi italiani.Un intero mese ogni anno, Maggio, dedicato alla prevenzione perché, come in qualsiasi altro settore sanitario, la prevenzione è possibile e indispensabile anche in ambito psicologico.

In psicologia il concetto di prevenzione può essere inteso come l’insieme delle azioni che consentono di ridurre i fattori di rischio che conducono alla strutturazione di un determinato disturbo. Ma, allo stesso tempo, nel caso in cui la sofferenza psichica sia già presente, l’intervento psicologico impedisce che il disagio stesso si aggravi. Curiosamente, nel nostro paese, questo importante aspetto della nostra salute viene spesso trascurato.

NON C’È SALUTE SENZA SALUTE MENTALE

Da oltre Manica invece ci giunge questo monito che è anche una petizione di principio: “No Health without Mental Health”, “Non c’è salute senza salute mentale”. Il Governo del Regno Unito ha infatti deciso di porre al centro della propria azione di intervento la promozione del benessere psichico. Di recente anche il mondo dell’economia si è occupato di salute mentale e benessere psicologico, domandandosi quale tipo di società li promuova meglio. Per questi motivi bisognerebbe agire sulle condizioni socio-economiche, ma anche sugli atteggiamenti e sulle abitudini delle persone. Il PIL, prodotto interno lordo, non è più considerato un indicatore esaustivo del benessere di una società e dei suoi individui. L’OCSE, nel rapporto “How is life?”, individua degli indicatori di benessere che possono essere raggruppati in tre macro aree: condizioni materiali, qualità della vita, sostenibilità. Sulla scorta di queste indicazioni, il Comitato d’indirizzo Cnel-Istat ha pubblicato sul sito www.misuredelbenessere.it un’inchiesta incentrata su 12 dimensioni, tra le quali spiccano la salute fisica e mentale e il benessere percepito soggettivamente.

INVESTIRE SULLA SALUTE MENTALE

Eppure, proprio in tempo di crisi economica, quando il disagio psichico, già ampiamente diffuso tra la popolazione, tende ad aumentare, come dimostrano recenti studi compiuti dall’OMS e resi noti nell’Atlante della Salute Mentale del 2011, poco viene investito per la promozione della salute psichica. In occasione della giornata mondiale della salute mentale, il 10 ottobre 2011, il tema è stato “Investire nella salute mentale”. L’obiettivo dell’OMS è infatti quello di aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica su questi temi e di promuovere la discussione sull’importanza della prevenzione e della promozione del benessere psichico. Si rafforza perciò l’urgenza di aumentare le risorse per la cura della salute mentale nei paesi più poveri, ma anche in quelli a più alto reddito.

E’ ARRIVATO IL TEMPO DI CAMBIARE!

“Tempo di cambiare” (Time to Change) è il più impegnativo tentativo mai realizzato da un paese membro della Comunità europea di porre fine allo stigma e alla discriminazione sociale cui vanno incontro le persone con problemi di salute mentale. 20 milioni di sterline sono stati messi a disposizione per questo progetto, che si svilupperà nell’arco di alcuni anni, dal Ministero della Salute inglese e dall’ente filantropico Comic Relief. Lo scopo è quello di fornire alle persone comuni l’opportunità di imparare cosa voglia dire avere un problema di salute psichica. Il programma, che inizialmente sarà tarato con un lavoro specifico in una comunità dei Caraibi, ha come obiettivo quello di contribuire a cambiare atteggiamenti e comportamenti di massa nella popolazione inglese.

COS’È IL MIP?

Il MIP, Maggio di Informazione Psicologica, WWW.PSICOLOGIMIP.IT, edizione 2012, è una campagna di prevenzione del disagio psichico di respiro nazionale. Nasce nel 2008 da un’iniziativa di Psycommunity, la più grande comunità virtuale degli psicologi italiani, e da allora persegue gli obiettivi di diffondere un’adeguata cultura del benessere psicologico; sensibilizzare alla prevenzione del disagio psichico; facilitare l’incontro con lo psicologo e lo psicoterapeuta; divulgare corrette informazioni, sfatare pregiudizi e stigma sociale; incoraggiare e promuovere la cultura psicologica in Italia; far conoscere gli ambiti di applicazione della psicologia; fare chiarezza sulla professionalità dello psicologo e dello psicoterapeuta. Circa 20.000 le persone che nel corso delle quattro precedenti edizioni si sono avvicinate alla psicologia attraverso il MIP. 1150 gli incontri e i seminari svolti, aperti al pubblico gratuitamente, su qualunque ambito della psicologia. Più di 2500 i professionisti che hanno messo gratuitamente la propria esperienza e le proprie conoscenze a disposizione delle persone, incontrandole e fornendo informazioni sulla prevenzione, sul benessere psicologico, sulla psicologia e sugli psicologi ed erogando colloqui clinici a chi ne facesse esplicita richiesta. Gli psicologi del MIP si impegnano per consentire a tutti di accedere alla prevenzione e tutelare il proprio benessere psichico, in linea con le direttive della Comunità europea che, proprio nel giugno del 2008, subito dopo la conclusione del primo MIP, ha varato il Patto per la salute e il benessere mentale. E anche quest’anno promuovono, con mezzi propri, la diffusione della cultura psicologica nel nostro paese.

TUTTI I NUMERI DEL MIP 2012

  • E’ alla 5° edizione.
  • Coinvolge più di 1000 tra psicologi e psicoterapeuti.
  • Ha luogo in 74 province italiane e numerosissimi piccoli comuni della penisola.
  • Circa 900 quest’anno gli eventi aperti al pubblico gratuitamente, tra incontri informativi e a tema, seminari, conferenze e gruppi esperienziali.
  • E, come sempre, un colloquio gratuito con lo psicologo del proprio quartiere a chiunque ne farà richiesta.

Per conoscere gli eventi e i professionisti che partecipano a questa campagna di prevenzione psicologica nella città di Aprilia e Latina puoi consultare il sito www.psicologimip.it/latina o contattare me che sono la referente per Latina e provincia.

 

Maggio di Informazione Psicologica

www.psicologimip.it/latina

Il M.I.P. (Maggio di Informazione Psicologica) è una campagna di prevenzione psicologica che ha tra i suoi obiettivi quello di diffondere un’adeguata cultura del benessere psicologico; sensibilizzare alla prevenzione del disagio psichico; facilitare l’incontro con lo psicologo e lo psicoterapeuta;fare chiarezza sulla professionalità dello psicologo; incoraggiare e promuovere la cultura psicologica in Italia.

Il MIP è organizzato da Psicommunity, la più grande web community degli psicologi italiani che si impegnano, a titolo volontario, a organizzare eventi e manifestazioni culturali inerenti la psicologia in tutta Italia. Quest anno la referente generale  per Latina e provincia sono io, quindi, per altre informazioni puoi contattare me o consultare il sito www.psicologimip.it/latina. Il MIP a Latina gode del patrocinio del comune di Aprilia, del comune di Latina e della provincia di Latina. Per tutto il mese di Maggio ci saranno ad Aprilia e a Latina seminari gratuiti a cui potrai partecipare  dopo esserti prenotato e potrai usufruire di colloqui gratuiti.

Il tema di quest anno è l’energia psichica. Nel corso della vita la sensazione di pienezza e forza che scorre in ciascuno di noi può trovare degli ostacoli. In quei momenti ci sentiamo senza energie, bloccati e senza fiducia nelle nostre capacità. “Sono senza energie”, “MI sento perso”, “Non so più che fare”, diciamo, quando lo stress e il disagio si impadroniscono di noi. Ci capita, allora, di non riuscire a gestire le difficoltà da soli o con l’aiuto delle persone che ci sono care e vicine.

Come può aiutarmi lo psicologo?

Consultare uno psicologo significa dare a te stesso la possibilità di considerare un momento difficile da un altro punto di vista, scoprendo che anche dal tuo disagio possono emergere nuove potenzialità e nuovi orizzonti per la tua vita. Lo psicologo potrà aiutarti ad affrontare gli ostacoli che impediscono lo sviluppo delle tue potenzialità, accompagnandoti alla scoperta di te stesso, delle tue risorse, e del modo più efficace di utilizzarle.

Andare dallo psicologo non vuol dire essere svitati o diversi.Al contrario, significa prendersi cura di sè. imparare a conoscersi migliorando notevolmente la qualità totale della propria esistenza.

A Primavera riparti. E’ tempo di ritrovare la tua energia… è tempo di MIP.

TI ASPETTIAMO! E se pensi che possa essere un’opportunità anche per altri, segnala il MIP ai tuoi amici!

 

Programma seminari (prenotazione obbligatoria tramite mail o il sito www.psicologimip.it/latina):

5 maggio a  Latina ore 16.00:  “Viva la Mamma: preparazione al metodo RAT per il parto”;Via Ecetra n.38   Email: aminadm@gmail.com Dr.ssa Amina Di Marco

8 maggio ad  Aprilia ore 21.00: “Gruppo per migliorare l’autostima” via Giovanni XXIII, 19

Email: r.chiusolo@gmail.com Dr.ssa Rossella Chiusolo
12 maggio Latina, ore 16.00: “Conoscere l’Alzheimer”; Via Carlo Pisacane, n° 24
Email: demartino.paolaadele@gmail.com Dr.ssa Paola Adele De Martino

12 maggio Latina ore 16.00:“L’arte della respirazione: introduzione al Training Autogeno”;Via Ecetra n.38   Email: aminadm@gmail.com Dr.ssa Amina Di Marco

19 maggio Latina ore 17.00:“Conoscere i disturbi d’ansia”;Via Pisacane 24

Email: armanca@libero.it Dr.ssa Annarita  Manca

19 maggio Latina ore 16.00:“Le prigioni del cibo: combattere i disturbi del comportamento alimentare”;

Via Ecetra n.38 Email: aminadm@gmail.com Dr.ssa Amina Di Marco

26 maggio Latina ore 16.00“Ansia e Stress: Strategie Cognitive e Comportamentali per affrontarli”;Via Ecetra n.38 Email: aminadm@gmail.com Dr.ssa Amina Di Marco

31 maggio ad Aprilia ore 21.00: “Il valore emotivo del cibo”; via Giovanni XXIII, 19

Email: r.chiusolo@gmail.com Dr.ssa Rossella Chiusolo

Con il patrocinio di :

 

 

La fine di un amore

“Ti amo ma non possiamo più stare insieme…” Oppure ” Mi dispiace ma non provo piu niente per te..” Oppure “Mi sono innamorato di un’altra persona…” Oppure semplicemente il silenzio e la rispettiva sparizione della persona amata sono solo alcuni esempi di frasi o assenze  che più o meno ognuno di noi si è sentito dire o ha subito.

Personalmente la prima frase è quella che mi destabilizza di più, non capisco come l’amare una persona non si coniughi con la voglia e la possibilità di stare insieme e di venirsi incontro e in base alla mia esperienza personale e clinica è anche la frase che incastra di più e lascia la “persona lasciata” in trappola perchè resta nell’attesa di un ritorno e in un circuito di rimuginazioni proprio perchè la frase stessa è incoerente. La verità è abbastanza semplice e banale e non servono teorie psicologiche o fare la diagnosi di quadri clinici e psicopatologici: la verità è che la persona non vi ama altrimenti farebbe l’impossibile per stare con voi e non perdervi. Penso che su questo argomento le opinioni e le esperienze siano moltissime e potrei organizzare dei gruppi su questo ma per ora quello su cui vi invito a riflettere è come mai siete incastrati in una relazione del genere?

La fine di una storia impone sempre un certo periodo di tempo in cui si elabora la perdita, la reazione è simile a quella che si ha in seguito ad un lutto: si perde la persona amata e una parte di noi.

La prima reazione è in genere di smarrimento e incredulità: si stenta a credere che il nostro partner ci stia lasciando, sembra quasi che non si riconosca più quella persona, sembra un estraneo. La mente vaga da un ricordo all’altro, ci si chiede come possa essere terminata una storia così importante, quali siano stati gli errori commessi. Si passa dal dolore per la perdita alla rabbia per le incomprensioni, per le rinunce e per l’impotenza che si prova. Segue poi la delusione e la tristezza. Se siete in questa fase ogni cosa risulterà pesante, quasi si perde la voglia e l’energia di fare ogni cosa. Come per ogni ferita c’è il bisogno di elaborare, in questo caso di elaborare la separazione, integrare l’esperienza nella nostra storia,  per poi andare oltre.

 A volte si rimane intrappolati in questa fase, bloccati. Questo accade perchè il comportamento del partner va a rivangare una ferita antica, una ferita apparentemente scordata ma ben impressa nel nostro corpo e nella nostra anima risalente alla relazione con una figura importante di attaccamento. Succede che nella storia d’amore si vanno inconsapevolmente ad innescare vecchie dinamiche dolorose con la speranza di risanarle ad esempio se ho avuto una madre rifiutante andrò a cercare probabilmente un partner che in un modo o nell’altro mi rifiuti.

Quando si è immersi nel dolore è importante sapere che così come ha avuto un inizio avrà anche una fine e che una volta elaborato si raggiungerà una consapevolezza maggiore di noi stessi e di cosa vogliamo. C’è una rinascita, una sorta di restyling profondo. E’ proprio in virtù dell’esperienza passata che possiamo apprezzare ed amare in modo più pieno anche le cose piccole della vita e perchè no, un nuovo partner.

Immagine da blog.libero.it

 

La bellezza che nasce dal dolore

“Sono stato in prigione quasi due anni. Dalla mia natura è uscita una folle disperazione, un abbandono al dolore che era pietoso anche a vedersi, ira terribile ed impotente, amarezza e disprezzo, angoscia che singhiozzava apertamente, pena che rimaneva muta…non avrei potuto sopportare che le mie sofferenze fossero prive di significato. Ora trovo nascosto in fondo alla mia natura qualcosa che mi dice che nel mondo niente è privo di significato, nemmeno la sofferenza. Quel qualcosa nascosto in fondo alla mia natura, come un tesoro in un campo, è l’umiltà.”

De profundis, Oscar Wilde.1987 traduzione di Camilla Salvago Raggi.Feltrinelli

Ho inserito alcune parti di una lettera scritta da Oscar Wilde ad un suo amico durante il periodo di prigionia. Ad ognuno di noi è capitato di imbattersi in periodi bui, momenti più o meno lunghi d’ombra in seguito ad eventi dolorosi o improvvisi come può essere la fine di una relazione importante, un lutto…In questi momenti sembra che niente abbia più senso, ci si sente svuotati, privi di energia come impotenti e senza speranza. Magari si prova rabbia per il destino che si è accanito su di noi, per la Vita crudele. Ma è proprio in questi periodi d’ombra che possiamo trovare la nostra luce, il nostro tesoro nascosto. Quando parlo di bellezza in relazione al dolore mi riferisco proprio a questo: alla valenza positiva della sofferenza che ci aiuta a scoprire le parti più belle e profonde di noi.

La nostra società rifugge il dolore, negandolo. La negazione consumistica investe il corpo che diventa apparenza, chirurgia plastica piuttosto che luogo dell’emozione, dell’incontro e  della relazione. La sofferenza non è tollerata ma negata. Ma è solo attraversando il dolore che si ha l’opportunità di crescere e di scoprirsi, di capire cosa vogliamo, quali sono le cose importanti per noi, quali sono le nostre passioni, quali i nostri tesori interni. Grazie alla crisi ci si può reinventare e trovare energie creative per ridisegnare la nostra esistenza.

Vorrei raccontarvi come nasce una perla. Forse alcuni già lo sanno, io l’ho scoperto solo oggi leggendo il commento di una studentessa Rossella Tortora ad un libro. Un predatore entra nella conchiglia nel tentativo di divorarne il contenuto e non ci riesce lasciando dentro l’ostrica una parte di sè che irrita e danneggia il mollusco e l’ostrica si richiude per fare i conti con il nemico, l’estraneo. Allora il mollusco inizia a rilasciare intorno al corpo estraneo strati di se stesso come se fossero lacrime: la madreperla. Dopo pochi anni il corpo estraneo è completamente rivestito di madreperla. Il risultato è una perla dalle caratteristiche uniche e irripetibili.

Ciò che all’inizio sembrava essere una tragedia (nella metafora dell’ostrica l’attacco del predatore) si rivela essere un evento creativo che porta alla nascita di un gioiello prezioso ed inimitabile, la perla.

Così è la bellezza che nasce dal dolore.

 

immagine dal sito hwgadget.com

 

Come liberarsi del proprio”principe azzurro”

La principessa che credeva nelle favole” di Marcia Grad Powers è uno dei libri più leggeri e emozionanti che abbia mai letto. L’autrice, Marcia Grad Powers, è specializzata in psicologia e tiene seminari per la crescita personale. Il libro, sottoforma di una favola, narra le vicende di una principessa che vive per il suo principe azzurro ma impara dopo una serie di sofferenze amorose che la felicità risiede solo in lei: arriva ad amare se stessa abbastanza da poter vivere felice con o senza un principe.

La protagonista è la principessa Victoria. Fin da piccola non sognava altro che incontrare il suo principe azzurro. Un giorno al di là dei giardini di palazzo lo conosce e si perde nell’immenso blu dei suoi occhi. Con lui Victoria si sente speciale, sicura e protetta. Ben presto, dopo il matrimonio, il principe rivela la sua parte oscura e nascosta che insulta e sminuisce Victoria attribuendo a lei la colpa di ogni sua sventura. Così iniziano ad alternarsi giornate belle a giornate spaventose tanto che Victoria teme che il principe sia vittima di un sortilegio. Arrivare a fine giornata era sempre più difficile e Victoria era sempre più stanca, debole, preoccupata e in preda ad una immensa tristezza. Giorno dopo giorno si sforza di essere sempre più brava ma non lo è mai abbastanza per guadagnarsi l’amore del suo principe. Stanca di stare male, aspettare, sperare e piangere decide di intraprendere un viaggio verso la verità accompagnata da un gufo parlante di nome DOC specializzato in cuori spezzati. Scopre dapprima che la felicità è una scelta e che occorre accettare tutto ciò che non si può cambiare: può scegliere per se stessa ma non può cambiare il principe. Può scegliere di non reagire più alle cose che il principe dice o fa e di vivere la sua vita all’insegna della felicità. Victoria non capisce perchè se il principe l’ama la fa soffrire così tanto e il saggio DOC le risponde che l’amore fa stare bene , in caso contrario è un sentimento ben diverso. ” Se soffri più spesso di quanto sei felice vuol dire che non è amore ma qualcosa che ti tiene intrappolata e ti impedisce di vedere la porta della libertà spalancata davanti a te”. Victoria impara così a conoscersi, a percorrere il sentiero della vita, a cadere e a rialzarsi, impara a nuotare nel mare di emozioni e a camminare nella vita. Scopre quanto è difficile lasciare vecchie abitudini anche se ci creano dolore ma ci si rimane per comodità e per paura. Si rende conto di tutto il coraggio che aveva impiegato per abbandonare ciò che le era familiare imbarcandosi in un viaggio verso l’ignoto. All’improvviso sente vibrare in lei una forza elettrizzante e una pienezza mai sentita prima.

Quando accetti il miracolo di chi sei e ami te stessa cambiare le cose risulta più semplice.

 

Vivere liberi con il diabete

Corso integrato per l’educazione al diabete

Gli incontri hanno lo scopo di affrontare l’educazione al diabete migliorando la qualità della vita. Saranno tenuti da me e da una nutrizionista.

Il corso è articolato in 7 incontri di gruppo sulle seguenti tematiche:

-Presentazione del corso sabato 17 marzo ore 10.00 

-Il diabete: come e perchè

-Attività fisica nel trattamento del diabete (intervento del personal trainer Arturo Zeppetella)

                                                                   -Gestione del diabete nella vita di tutti i giorni.

Nel pacchetto sono inoltre inclusi:

-Incontro individuale  con la dr.ssa Chiara Cevoli (Biologo Nutrizionista)

-Incontro individuale con la dr.ssa Rossella Chiusolo ( Psicologa )

-Buono di 15 giorni presso il Centro Sportivo Sensazione

-Prontuario tascabile “Io e il mio diabete”

Gli incontri si terranno il sabato mattina dalle ore 10 alle ore 12 presso in via Giovanni XXIII, n°14 ad Aprilia.

Per maggiori informazioni puoi contattare la dr.ssa Chiara Cevoli al numero 328 14 27 617 o direttamente me al numero 333 48 69 659.

 

L’amore: un toccasana per la salute

Quale giornata migliore se non quella di San Valentino per celebrare gli effetti benefici che l’ Amore ha sul nostro organismo. Ebbene si, non solo dona un umore più felice e ci predispone a relazioni interpersonali più soddisfacenti ma ci rende anche più affascinanti e con una migliore autostima.

A renderlo noto è una ricerca condotta dall’equipe guidata dai dr. David e John Gallacher in Gran Bretagna e pubblicata sulla rivista Student BMJ.

Questi autori hanno rilevato come una vita di coppia serena renda gli uomini meno a rischio di malattie cardiovascolari e li predisponga a condurre uno stile di vita più sano contenendo vizi quali fumo o alcol. Nella donna incide conferendo una maggiore sicurezza di sè. Le donne che possono contare sul sostegno del proprio partner riescono a seguire meglio le diete e a piacersi di più.

Ma cosa succede se si tratta di un amore burrascoso?

Le conseguenze si ripercuotono sulla salute e lo stile di vita di entrambi i partner rendendo più alta la pressione sanguigna, concorrendo a predisporre a stati ansiosi o depressivi soprattutto nelle donne e  ad assumere un tipo di alimentazione più disorganizzato dove il cibo può divenire una fonte di sfogo/rifugio.

Come mai l’amore  può avere ripercussioni anche sulla salute dei partner?

Perchè il processo d’innamoramento interessa dei neurotrasmettitori coinvolti anche nell’eziologia di altri stati emotivi come un umore disforico.  Ad esempio la dopamina è un neurotrasmettitore collegato a stati quali entusiasmo, euforia e eccitazione tipici della fase dell’innamoramento. L’ossitocina invece è l’ormone implicato nella formazione dell’attaccamento e  della coppia. Oggi sappiamo che una persona innamorata è in balia di sostanze simili alle anfetamine che potenziano l’azione della dopamina. Una di queste sostanze è la feniletilamina, normalmente prodotta dall’organismo ma che durante la fase dell’innamoramento cresce fino a  raggiungere alti livelli. La feniletilamina è contenuta nella cioccolata, in questo modo ci spieghiamo  come mai alcuni attribuiscono qualità antidepressive a questo alimento.

Godere di una vita di coppia armonica aiuta a migliorare la qualità della vita.

immagine tratta dal sito diredonna.it

 

L’Affetto curativo degli animali domestici

                                                                  

Già  Ippocrate, padre della medicina, consigliava gli animali domestici come rimedio all’insonnia e allo stress. La Pet Therapy (terapia con animali da compagnia) è nata nel 1953 grazie all’osservazione dello psichiatra Boris Levinson che aveva notato gli effetti benefici del cane nella cura di un suo piccolo paziente autistico.

In Italia è stato riconosciuto il valore curativo della Pet Therapy che è utilizzata come terapia di supporto alla cura farmacologica e psicologica all’interno di alcuni ospedali, case di cura e di riposo. Alcuni animali, specificatamente addestrati,  vengono inseriti nel programma riabilitativo dei pazienti: ottimi risultati sono raggiunti con bambini, anziani e pazienti con malattie croniche.

Gli animali domestici sono una risorsa e un arricchimento affettivo e relazionale anche per le persone comuni. La ricerca condotta dallo psicologo Allen McConnell (Miami University in Ohio)  ha rilevato come i proprietari di animali domestici, nello specifico di cani e gatti, avessero una migliore autostima, un livello più basso di stress e una migliore salute fisica rispetto a chi non aveva nè cani nè gatti.

Come mai chi ha un animale domestico gode di una salute psico-fisica migliore?

Le motivazioni risiedono nelle caratteristiche della particolare relazione che si crea con il cane/gatto. Il rapporto che si instaura è di tipo emotivo affettivo, a volte basta uno sguardo per  sentirsi sostenuti dal proprio cane e ritrovare il buon umore proprio perchè hanno un modo privilegiato di arrivare al cuore dei loro “padroni”. Spesso si dice che il cane sia il miglior amico dell’uomo e in base alla mia esperienza personale e clinica posso confermare che sia così. La presenza di questi animaletti al nostro fianco aiuta a superare momenti dolorosi come lutti, separazioni, divorzi…Proprio per questo motivo rappresentano un  aiuto aggiuntivo alle terapie classiche (farmacologiche e psicologiche) anche nella cura dell’ansia e della depressione. La loro compagnia facilita, inoltre,  l’assunzione di comportamenti relazionali più efficaci aumentando la socialità e l’apertura al contatto anche con le persone. Nella relazione con i bambini i cani aiutano a sviluppare un corretto confine di sè e dell’altro grazie al tatto tramite il piacere di essere coccolati  e di accarezzare il proprio amico a quattro zampe.

L’affetto di un cane è un valore inestimabile.

Foto di Black, il mio cane

 

Conseguenze di un evento traumatico

A distanza di qualche mese dal centesimo anniversario dell’affondamento del Titanic ( aprile 1912), in questi giorni non si fa che parlare di un altro disastro avvenuto vicino l’isola del Giglio che vede coinvolta la nave da crociera Costa Concordia.

La tragedia è avvenuta il 13 gennaio all’ora di cena quando i circa 4000 passeggeri della nave erano  a tavola . “Tremava tutto, la luce è andata via e le persone hanno iniziato a gridare aiuto. Nella sala ristorante sono caduti  oggetti ma l’aspetto più terrorizzante è che ognuno chiamava disperato i propri familiari. Era buio e non sapevamo cosa fare” (testimonianza di un passeggero, fonte Ansa). 

Sono scene da panico quelle descritte dai passeggeri soccorsi: c’era chi pensava non sarebbe uscito vivo, chi si è paralizzato per la paura, chi urlava, chi si è gettato in mare per il terrore. “E’ stato terribile” frase ricorrente nell’esperienze dei sopravvisuti. Si è trattato di un vero e proprio trauma.

Che cos’è un evento traumatico?

Si parla di evento traumatico quando la persona coinvolta ha temuto per la propria o altrui vita confrontandosi con una minaccia di morte o di gravi lesioni provando paura intensa o sentimenti di impotenza.

Circa il 10% delle vittime di un trauma  sviluppa un Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) che è un disturbo d’ansia con una causa scatenante ben precisa, l’evento traumatico. Il DPTS è caratterizzato dal fatto che il trauma viene rivissuto continuamente tramite ricordi, incubi, sensazioni che l’evento si stia ripresentando, disagio intenso in seguito  all’esposizione a situazioni somiglianti l’evento traumatico; è caratterizzato dall’evitamento di attività, luoghi o persone ricollegabili al trauma subito; è caratterizzato da sintomi di maggiore attivazione fisiologica come irritabilità, scoppi d’ira, difficoltà ad addormentarsi, iperviglianza, difficoltà di concentrazione (DSM-IV-TR).

Come ho scritto prima solo una bassa percentuale di persone esposte ad un trauma sviluppa  un disturbo post traumatico da stress. Emerge a questo punto l’importanza delle differenze individuali, delle risorse personali e del sostegno ricevuto in seguito all’evento .