Dal vuoto relazionale allo shopping compulsivo

Rebecca Bloomwood, protagonista di “I love shopping” , libro scritto da Sophie Kinsella, è una ragazza con una irrefrenabile passione per lo shopping. Rebecca spende in modo incontrollato per accessori per la casa e per l’abbigliamento indebitandosi di migliaia di sterline e finendo coinvolta in disavventure economiche e sentimentali alimentate/ create dalla sua ossessione per gli acquisti. Questo simpatico personaggio descritto dalla Kinsella presenta molte caratteristiche del compratore compulsivo.

La dipendenza dagli acquisti (shopping compulsivo) è una delle nuove dipendenze tipiche della società odierna. Le Nuove Dipendenze sono tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica ma l’oggetto della dipendenza è un comportamento.

La nostra società è caratterizzata da superficialità delle relazioni, da mancanza di legami stabili, da un senso di identità precario, da un senso di vuoto e di solitudine che si tenta di colmare curandosi in modo eccessivo della propria esteriorità. Il sociologo Z. Bauman definisce la nostra società “liquida” popolata da persone che esplorano ossessivamente le vetrine dei negozi alla ricerca di tesserini d’identità già pronti e leggibili ovunque (Vita liquida, 2005). In questo sfondo si delinea la figura del compulsive shopper.

Il compratore compulsivo presenta:

  • un irrefrenabile bisogno di comprare che lo spinge ad entrare nei negozi e ad uscirne carico di acquisti, le cose comprate perdono il loro valore oggettivo, ciò che conta è comprare (buying impulse);
  • piacere durante la messa in atto del comportamento;
  • ansia e frustrazione se impossibilitato a comprare;
  • incapacità di controllare il proprio budget economico spendendo più di quanto possa permettersi;
  • gli acquisti si ripetono più di una volta a settimana;
  • persistenza del comportamento nonostante sia associato a conseguenze negative.

L’acquisto smodato e incontrollato di oggetti spesso inutili serve a contenere l’ansia. Lo shopping compulsivo è un tentativo di alleviare lo stato depressivo sottostante, spesso nella vita di queste persone c’è un vuoto relazionale e una bassa autostima. Questa dipendenza causa ripercussioni importanti nella vita sociale e familiare causando perdite finanziarie e stress psicologico.

E’ dunque importante dar voce al malessere psicologico che è alla base di questa dipendenza.

 

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